​Fausta Squatriti
estratto da
Lago proibito
Rimangono troppe sbavature.
Credere al canto sebbene
cortocircuito d'ore al soldo di secondi
nel tempo dei tempi
dove soltanto per minuzia s'acclara
esistenza
di villaggi scuole focolari orti
inzuppati d'innaturali radiazioni
untura scientifica scarica energia:
trent'anni di luce all'unisono dei tanti megatoni
nel cratere fattosi lago.
S'abbeverano le mandrie.
Dio Morte chiude l'occhio sballando energia:
l'ordine è cancellato dalla mappa genetica.

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estratto da
E non sono pazzi
Strategicamente corretto
Capita anche di morire per umano errore.
Incidente di percorso scatena dibattito:
setta di potenti sguinzaglia l’osso
della giustizia placando la fame
in bella calligrafia
e con tante scuse.
Mercenario d’umanitarie imprese
in grasso lustragabbana controbatte
usura a sanzioni
strizzando l’occhio a chi sa lui.
Ragione di convenienza
caccia in punta di fioretto alleanze già strette
spacciate per amorosa congiunzione.
(Chi con le sole sue forze corre a ricucire segare sistemare
parlando sopravvissuto idioma d’amore).
Canto di razze escisse
sfinite d’olocausto mai concluso
odio debordato in chiaro da impunita sordina:
e dire che la bella umanità
sa anche
fare
bene.

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estratto da
Carnazzeria
Ma come fare se...?
Non è morta arroganza svegliarina rianimata
da sibilo di fiato
impuro
attizzato in svenevoli camarille.
Solo con ritardo si accetta di capire:
madida impronta in terra desertificata per decreto allarga pregevole offerta:
merce
conservata nell'olio
inetto alla sua stessa unzione.
Sgrammaticando
spade
confitte nell'osso di membra straniere
si svolge a preconcetto candore di verità spiattellata
evocata
senza tozzo di pane.
Ma come digitare nuovo armistizio
se tutti i campi non sono disattivati per intero?
Per farlo ci vuole
internazionale sottoscrizione ci vuole organizzazione
almeno un'altra guerra umanitaria
ci vuole il perdono
dei padri
dei governi dei giudici.
Ci vuole riparo dalla bella stagione
contumace senza indulto.

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