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​​La natura del desiderio

All’Insegna del pesce d’Oro, Acquario n.172, Vanni Scheiwiller, 1987

prefazione di Francesco Leonetti

 

Insieme Fausta Squatriti opera nella scultura e nella poesia dal '60, ha un duplice esercizio. Se si aggiunge che l'intellettualità "nel femminile" comporta maggiori tensioni (né davvero è ancora compresa in modo soddisfacente la dimensione autonoma o "barrata" della donna, dopo femminismo e lacanismo) si ha uno schema dei problemi investiti dall'attività di questo autore. Che ha determinazione forte, e un rovescio di ansia negativa e frustrante, e una clausola salvatrice di tipo ironico.

Mettiamoci subito a investigare il testo letterario. Scopriamo con stupore un componimento lirico-gnomico di densità straordinaria, con timbri e scansioni così perfezionati da sembrare raggiunti su un filo assolutamente teso e 'pericoloso".
Rivengono anzitutto in mente i grandi nomi dell'innovazione novecentesca, nell'accezione di "lirici nuovi" che è della prima metà, e ora è criticamente persa, controversa, dopo le insorgenze varie di dopo Montale: il fraseggiare morale di Luzi, le lapidi di Fortini, le trasparenze di Penna, il poema proustiano di Bertolucci, per la generazione di mezzo (tenendo Sereni come centrale) e quindi, dico, il neosperimentalismo che accomuna Pasolini e Zanzotto fino a un certo punto, con altri di noi, e le avanguardie a cominciare da Sanguineti e da Pagliarani, e ancora poi una certa "recessione" (secondo me) fra l'orfismo e la mitografia che è prevalente oggi, nel nostro periodo antistorico e antisemanticista.



Francesco Leonetti



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1987

Opere letterarie / Poetry and Novels

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